Vi starete chiedendo cosa sono queste piccole tortine? Come potete leggere il loro nome non è proprio di una ricetta siciliana, oggi voliamo su un altra isola meravigliosa: la Sardegna. Vi parlo delle Pardulas sarde, potete trovarle in commercio con numerosi altri nomi: cagiadine o formaggelle o ancora ricottelle. Se non li conosci ancora, continua a leggere questo post.
Oggi per l’uscita regionale dell’Italia nel piatto abbiamo voluto fare un viaggio, si avete capito bene, abbiamo deciso di scambiarci la Ricetta di Natale per portare in tavola un piatto diverso dal solito, visto con gli occhi di un forestiero, al fine di far conoscere le tradizioni in luoghi diversi.
Il tema di questo mese è quindi:
“In viaggio tra i dolci di Natale in Italia”
Quale migliore occasione per parlarvi di uno dei dolci che mi ha fatto scoprire la Sardegna, prima ancora di prendere il volo per andarla a visitarla, come vi ho raccontato qui qualche giorno fà.
Forse non è il dolce di Natale per eccellenza (anzi cercando on line ho scoperto che è tipico della Pasqua sarda) ma per me e il resto dei commensali è: casa, famiglia, amore, infanzia, profuma di tavola imbandita e tante altre sensazioni che insieme fanno stare bene.
“Il cibo deve regalarci sensazioni uniche”
Ma torniamo alla nostra ricetta: cosa sono questi piccoli cestini? Un involucro di pasta violata con un ripieno di ricotta aromatizzata con zafferano, scorza di agrumi e uvetta passa, da preparare con calma e servire in tavola tiepide con un buon caffè!
Deliziosi per merenda, buonissimi come fine pasto, il profumo riempie la casa di un aroma unico, come quello delle cucine sarde di una volta.
Se non conoscete la Sardegna vi consiglio di programmare un viaggio su questa magnifica terra, scegliete un periodo lontano dalla calca estiva, per poterla apprezzare in ogni sua sfaccettatura. Scoprire le innumerevoli bellezze del territorio, l’artigianato e le tradizioni. Per non parlare del buon cibo, quello vero che profuma di mani sapienti e laboriose. Il formaggio fatto come una volta ma soprattutto la gentilezza della gente.
Non fermatevi solo a guardare il mare e le sue bellissime coste, dimenticate i negozietti acchiappa turisti nei borghi rinomati, quelli non sono la vera Sardegna. Spostatevi verso l’entroterra, maestoso e bellissimo con i suoi colori unici, la sua storia millenaria, le persone.
“2 isole,
cuori grandi ricchi di amore,
luoghi molto diversi”
Per servire le Pardulas Sarde con un buon caffè ho scelto delle tazzine speciali, naturalmente questo delizioso set arriva direttamente dalla Sardegna, sopra vi sono stampate le Pavoncelle Sarde uno dei simboli di questa meravigliosa isola, un dono di famiglia che tengo custodito gelosamente!
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Ingredienti per le Pardulas
Per la Pasta Violata
250 g semola
100 g farina 00
25 g strutto
100 g acqua
sale marino iodato fine
Per il Ripieno di Ricotta
500 g ricotta di pecora scolata
75 g zucchero semolato
50 g semola
uvetta passa
2 tuorli d’uovo
zafferano in polvere
scorza di limone edibile
scorza d’arancia edibile
Per Spennellare
Tuorlo d’uovo sbattuto
poco latte
Tempo di preparazione 2 ore
Preparare la Pasta Violata
Versate tutti gli ingredienti in una scodella capiente, lavorateli aggiungendo acqua a filo ad ottenere un impasto liscio e omogeno. Avvolgete la pasta nella pellicola trasparente e lasciatela riposare per un intera notte.
Preparare il ripieno
Dopo aver fatto scolare per bene la ricotta almeno una notte in frigorifero, coperta con la pellicola per non far assorbire i profumi degli altri ingredienti contenuti in frigorifero! Versatela in una scodella capiente e lavoratela insieme agli ingredienti elencati aiutandovi con una forchetta fino a far diventare il composto morbido e uniforme, tenetelo in frigorifero coperto con pellicola fino al momento di utilizzarlo.
Preparare le Pardulas
Stendete la sfoglia di pasta violata aiutandovi con la macchina per la pasta o con un mattarello fino ad ottenere uno spessore uniforme non troppo alto, con un coppa pasta o un bicchiere dai bordi sottili ricavate i dischi della dimensione scelta e farcite il centro con un cucchiaio di composto.
Chiudete i lembi della pasta pizzicandoli fino a formare un cestino, cercando di lasciare tra una chiusura e l’altra degli spazi uniformi.
Cottura delle Pardulas
Disponete le pardulas ben distanziate su una teglia da forno (che potete pure rivestire di carta forno), spennellatele con il tuorlo d’uovo sbattuto e latte e infornatele a forno preriscaldato a 180°C per circa 25-30 minuti o fino a completa doratura.
Sfornate delicatamente le pardulas e lasciatele raffreddare su una grata cosi da disperdere tutta l’umidità evitando che la pasta diventi molliccia.
Conservazione delle Pardulas
Se avete preparato troppe Pardulas non disperate potete conservarle in dispensa per qualche giorno o altrimenti surgelarle in comode bustine ben chiuse e quando avete voglia del vostro dolcetto sardo scongelare la vostra tortina e riscaldarla in forno per pochi minuti (o al microonde per pochi secondi) cosi da farla tornare fragrante e profumata.

Le Nostra Ricette Regionali
Piemonte: Amandovolo (Marche)
Liguria: Il Pan del Dogi (Veneto)
Lombardia: Tozzetti con nocciole e mandorle (Umbria)
Trentino-Alto Adige: Pampapato di Ferrara (Emilia-Romagna)
Friuli Venezia Giulia: Strazzate lucane (Basilicata)
Veneto: Zelten (Trentino)
Emilia-Romagna: Paste del Divino amore (Campania)
Toscana. Mandorle atterrate (Puglia)
Umbria: Parrozzo abruzzese (Abruzzo)
Marche: Torta gianduia (Piemonte)
Lazio: Petrali calabresi (Calabria)
Abruzzo: Canestrelli (Liguria)
Molise: Strucchi fritti friulani (Friuli )
Campania: Ricciarelli (Toscana)
Puglia: Pangiallo romano (Lazio)
Basilicata: Bisciola valtellinese (Lombardia)
Calabria: Milk Pan (Molise)
Sicilia: Pardulas Sarde (Sardegna)
Sardegna: Mpanatigghi la Sicilia incontra la Sardegna

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